Info (+39) 02 87360093

Sole, estate e terapie oncologiche: entriamo nei dettagli.

Sole, estate e terapie oncologiche: entriamo nei dettagli.

 

In questo articolo parleremo di un tema molto comune: l’esposizione al sole e le terapie oncologiche, ma lo faremo in un modo diverso.

 

Come sai, tutti gli anni più o meno in primavera, riviste, giornali e siti internet si riempiono di indicazioni sull’esposizione al sole, i migliori solari e spesso le informazioni sono confuse e contradditorie.

 

Siamo qui per aiutarti a fare chiarezza.

 

Buona lettura.

 

 

Il sole, insostituibile fonte di vita, vitamina D e buonumore: maneggiare con cura.

 

I trattamenti oncologici inducono tossicità cutanee che si manifestano nella comparsa di alterazioni visibili della pelle e dei suoi annessi, quali:

 

  • Ridotto funzionamento della barriera cutanea
  • Iperattività del sistema immunitario della pelle
  • Alterazioni del follicolo pilifero e dell’area periungueale

Tali alterazioni possono essere accentuate dall’esposizione ai raggi UV determinando un peggioramento delle condizioni della pelle.

 

 

Fotosensibilizzazione, la conosci?

 

 

 

Si tratta di una reazione avversa della cute a seguito dell’esposizione ai raggi solari. Essa si può manifestare sotto forma di rossori e pruriti (simili ad una forte scottatura solare) , epidermolisi, desquamazione, bolle e macchie della pelle.

 

Gli effetti della fotosensibilizzazione cutanea, inoltre, possono verificarsi sia nelle ore successive sia trascorso qualche giorno dall’esposizione solare (in questo caso si parla di effetti tradivi).

 

E’ possibile godersi qualche giornata di vacanza in tranquillità anche per chi sta seguendo una terapia oncologica?

 

 

 

La risposta è NI.

 

Entriamo nel dettaglio.

 

Partiamo dal presupposto che ahimè, durante le terapie oncologiche è sconsigliato esporsi al sole, qualunque sia la terapia in corso.

 

E dopo le terapie?

 

ALT UN ATTIMO!

 

Analizziamo due punti importanti:

  1. Che tipo di farmaco stai assumendo?
  2. Dopo quanto tempo?

 

 

 

1- E’ importante distinguere tra farmaci fotosensibilizzanti e non.

 

 

 

Se il farmaco che stai assumendo è fotosensibilizzante, ossia in grado di scatenare fotosensibilizzazione quando ci si espone ai raggi UV, è fortemente sconsigliata l’esposizione al sole durante la terapia oncologica.

Se il farmaco non è fotosensibilizzante, seguendo alcune accortezze con cura e attenzione è possibile esporsi al sole.

 

N.B. Ovviamente sempre in accordo con il proprio medico curante! Queste indicazioni non vogliono sostituire in nessun modo il parere del tuo medico!

 

 

 

 

 

 

 

Se il rumore del mare sovrasta quello dei pensieri, sei nel posto giusto.

 

 

 

 

Ecco 7 consigli utili e curiosità prima di esporti al sole:

 

 

1. Meglio attendere almeno 10/12 giorni dopo l’ultima seduta di terapia;

2. La testa, gli occhi e il corpo vanno sempre protetti dal sole (sì a cappellini, occhiali da sole e indumenti chiari);

3. Meglio non crogiolarsi a prendere la tintarella distesi sul lettino: è consigliabile, fare movimento per mantenere la circolazione in moto;

4. L’idratazione sia del corpo che della pelle è fondamentale: i farmaci, infatti, tendono a far perdere molto liquidi e sali minerali, che vanno reintegrati sia attraverso l’alimentazione (acqua, frutta, verdura), sia utilizzando creme idratanti e lenitive ed effettuando una corretta detersione;

5. Dalle ore 10 alle ore 17 il solo è più forte (e con questo cambiamento climatico, peggio ancora!). Il nostro consiglio è quello di goderti l’alba ed il tramonto in spiaggia ed evitare le ore centrali della giornata;

6. Fin da piccoli ce lo dicono: bisogna mettere la crema solare quando ci si espone al sole.

 

Tu metti la protezione solare al sole?

 

N.B.  Il prodotto dovrebbe avere queste caratteristiche: SPF 50+, protezione dai raggi UVA e UVB e filtri fotostabili;

 

Leggi bene l’etichetta prima dell’acquisto di un solare!

 

7. Le zanzare possono rappresentare un fastidio concreto: le punture di zanzare in zone cutanee che fanno capo ad una stazione linfonodale che è stata asportata possono essere fonte di infezioni (questa parte ha a che vedere con l’arrivo del caldo in generale:)

 

 

2 Dopo quanto tempo?

 

 

Come detto qui sopra, se la terapia che stai assumendo non è fotosensibilizzante, e proprio non puoi fare a meno di goderti qualche ora di sole (seguendo i 7 consigli citati prima), è comunque meglio attendere almeno 10/12 giorni dopo l’ultima seduta di terapia.

 

Se però si tratta di radioterapia è importante non esporre mai la parte irradiata ai raggi diretti del sole per almeno 3/6 mesi.

 

La radioterapia è un trattamento localizzato che rende la pelle molto sensibile, nel distretto in cui viene applicata. Esponendo al sole le zone interessate senza le giuste accortezza, si corre il rischio di andare incontro ai fenomeni di recall, cioè di richiamo della reazione di sensibilizzazione cutanea.

 

Se hai assunto una terapia fotosensibilizzante e ora l’hai terminata, il consiglio è comunque quello di attendere almeno 6 mesi prima di esporsi gradualmente al sole, con tutte le accortezze del caso.

 

Se sei in follow-up ossia in terapia di mantenimento, vale sempre il discorso di prima: che tipo di terapia stai assumendo?

 

 

IL TEMPO E LE MODALITA’ SONO DA STABILIRE CON IL PROPRIO MEDICO IN QUANTO LE VARIABILI DA TENERE IN CONSIDERAZIONE SONO TANTE ED È FONDAMENTALE VALUTARE CASO PER CASO.

NON ESISTE UNA REGOLA GENERALE CHE VALGA PER TUTTI.

 

 

Beh, siamo giunti alla fine di questa lettura.

 

Speriamo tanto che per te sia stata utile per chiarire alcuni punti magari un po’ confusi.

 

 

Le Specialiste in Estetica Oncologica APEO possono aiutarti a preparare la tua pelle all’estate:)

 

LE TROVI QUI!

 

Affidati sempre a mani esperte.

 

Un grande abbraccio,

lo Staff APEO💙

 

 

Altri articoli